Il future del WTI Oil -0.13% , come segnalato nella precedente analisi, ha toccato la zona dei 70$ ritenuta da noi come probabile approdo. Non solo, l'ha anche superata con estrema forza. Il perché di questa nuova forte spinta agli acquisti sul greggio, è da ricercare nella scelta del presidente americano Donald Trump che ha sostanzialmente deciso di interrompere l'accordo nucleare con l'Iran con sanzioni rilevanti anche a chi aiuterà Teheran. Questo provvedimento ha surriscaldato i prezzi dell'oro nero -33.33% , che hanno reagito al rialzo sui timori di tensioni crescenti. Sarà anche importante capire quale sarà la reazioni dell'OPEC alla questione, con l'Arabia Saudita ritenuta ago della bilancia nella situazione. Sembra che il regime saudita stia gradendo la situazione, contento di un prezzo del petrolio in ripresa e che potrebbe aumentare la valutazione dell'IPO di Aramco.
Tornando a questioni tecniche sul grafico, si può notare come i prezzi si siano stabiliti al di sopra della median line del canale rialzista blu tracciato. Perciò i prossimi approdi potrebbero sostanzialmente verificarsi verso la fascia 75-76$. Da notare come la compressione rotta all'interno dell'indicatore RSI sotto, abbia generato due perfetti pullback alla trendline discente (frecce rosse) che potevano essere ottime occasioni di acquisto. È anche vero però che guardando con un orizzonte temporale più lungo, i prezzi sembrano formare una buona divergenza tra i due top dei 66,60 e il top odierno. Tuttavia ciò non è sufficiente, anche perché comunque i nuovi massimi non segnano divergenza con il massimo più precedente. Tuttavia è naturale prestare attenzione, rimanendo comunque orientati che fin quanto non vi sia un segnale interessante sotto la median line del canale non sia il caso di aprire posizioni ribassiste, rimanendo sempre orientati per nuovi massimi nella zona 75-76$ sopra citata.