Il grafico sopra riportato, tende a mettere a confronto l'andamentale dei tassi d'interesse di riferimento stabiliti dalla FED, con l'andamento dei mercati azionari americani. Dall'analisi condotta, possiamo desumere che, se da un certo punto di vista, la variazione dei tassi d'interesse può risultare nefasta per i portafogli composti da bond e titoli di stato, per l'inversa relazione tra tasso e quotazione dei bond, dal punto di vista del mercato azionario, l'incremento dei tassi negli ultimi 20 anni, non è mai stato un segnale negativo. Anzi, verrebbe da dire che, almeno in una prima fase, la discesa dei tassi corrisponde ad uno storno del mercato (ad eccezione della recentissima crisi covid dove le quotazioni sono state sostenute dagli acquisti delle banche centrali ). Salvo clamorosi stravolgimenti, il 2022 ed il 2023 saranno anni in cui i tassi di Fed e Bce saranno rivisti ulteriormente al rialzo.
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