Il mese scorso avevamo previsto un ribasso del prezzo dell’oro e i mercati ci hanno dato ragione. Perdendo oltre il 7,5% della quotazione per oncia, il metallo prezioso si ritrova di nuovo in una fase di trend discendente. Ci sono anche dei solidi motivi dietro a questo andamento, che analizzeremo proprio nelle prossime righe.
In questa guida vedremo tutte le previsioni sull’andamento dell’oro a luglio 2021. Sono le nostre previsioni generali, considerando i fondamentali che muovono il mercato e gli eventi più importanti da attendere.
All’interno della guida di oggi vogliamo concentrarci anche sulle prospettive per il resto dell’anno, perché il mercato dei metalli preziosi sta venendo scosso da alcune importanti notizie che potrebbero avere strascichi a medio termine.
Come si è mosso l’oro a giugno
Prima di tutto ci interessa commentare l’andamento di giugno in quanto è necessario per capire cosa potrebbe succedere da qui in poi. Il prezzo dell’oro è stato in calo per tutto il mese, ma ha accelerato la sua discesa negli ultimi 10 giorni. Non è un caso, proprio perché in questi 10 giorni la Federal Reserve ha espresso dei commenti molto importanti subito riflessi dai mercati.
Dopo una rapida discesa nella terza settimana del mese, il prezzo si è assestato intorno ai 1780$ per oncia. Da qui è iniziato un trend laterale che ci ha accompagnato fino all’inizio di luglio, indicando che in questo momento c’è molto equilibrio tra compratori e venditori. In effetti sono in atto delle forze di mercato contrastanti: alcune puntano all’insicurezza per la nuova variante Delta del Covid-19, mentre dall’altra parte aleggia l’ottimismo per la ripresa economica e per le dichiarazioni della Fed.
Ora che abbiamo visto come si è mosso l’oro a giugno, siamo pronti per capire quali forze stanno mantenendo l’equilibrio di mercato e quali saranno le eventuali motivazioni per un nuovo trend rialzista o ribassista.
La Federal Reserve fa calare l’oro a picco
Attraverso le parole del suo Presidente Jerome Powell, la Federal Reserve ha fatto capire che ora la fase di maggior sostegno all’economia sta arrivando alla conclusione. Citando testualmente le parole di Powell, la banca centrale statunitense potrebbe iniziare ad adottare “politiche economiche meno espansive” se lo ritenesse necessario. Non c’è stata l’aperta dichiarazione di voler aumentare i tassi di interesse, né si è parlato di quanto potrebbe venire ridotto il programma di acquisto dei titoli di Stato.
In questo momento non è nemmeno così importante che ci sia un piano di azione preciso. L’importante è far capire ai mercati quale sia la direzione della Fed, dopodiché la domanda e l’offerta tendono a regolarsi da sole di conseguenza. Proprio per questo gli investitori hanno iniziato ad abbandonare l’oro, dal momento in cui non sembra così probabile un’ondata di elevata inflazione. Si era parlato molto di questo possibile forte aumento del tasso di inflazione americano, ma ora il panico generale per questa eventualità si è ridotto di molto.
Le parole di Powell hanno rafforzato la quotazione del dollaro americano, cosa che automaticamente ha determinato una diminuzione del prezzo del metallo prezioso (ricordiamoci che l’oro è quotato in dollari americani). Gli investitori sono ora meno spaventati dall’idea che il loro denaro liquido possa valere di meno e ritornano a spostare capitali sui mercati azionari e obbligazionari.
Variante Delta: aumenta l’incertezza e l’oro ritorna interessante
Indubbiamente questo è stato l’altro grande tema del mese appena trascorso. La variante Delta, come la variante Delta Plus, stanno diventando una crescente fonte di preoccupazione. Non solo per i cittadini e per la politica, ma anche per i mercati. Proprio nell’ultima settimana di luglio le azioni legate al turismo e ai viaggi, che erano in forte recupero fin da inizio anno, hanno chiuso in rosso tre giornate di scambi consecutive.
In Europa e in altre parti del mondo sono già state introdotte nuove restrizioni, soprattutto sui voli per chi viaggia dai paesi più colpiti. E non ci sono ancora abbastanza dati scientifici per poter stabilire quale sia l’effettivo tasso di efficacia dei vaccini attuali contro la nuova variante. Questo è proprio ciò che intendevamo parlando di forze di mercato contrastanti: se da una parte la Federal Reserve sta già guardando oltre la pandemia, questa potrebbe tornare a bussare con un nuovo ostacolo da superare.
É ancora presto per dire quale potrà realmente essere l’impatto della variante Delta sull’economia, anche considerando che per ora sembra causare pochi sintomi sulle persone che hanno già ricevuto almeno una dose dei due vaccini a mRNA (Moderna e Pfizer-BioNTech). Vedremo cosa succederà, ma questo è sicuramente uno dei fattori su cui i trader dovrebbero tenersi aggiornati nelle prossime settimane.
Dove andrà il prezzo dell’oncia a luglio?
La nostra opinione è che nel corso del mese prossimo il prezzo dell’oro continuerà a diminuire, malgrado sia importante non trascurare la situazione epidemiologica. Basandoci sui dati attualmente raccolti, non sembra che questa variante possa effettivamente far precipitare il mondo in un nuovo lockdown. Invece sembra abbastanza certo che la Federal Reserve interverrà per fare in modo che il tasso di inflazione sia controllato, se non direttamente quantomeno influenzando i mercati con le sue dichiarazioni. Come investitori non si può mai avere la sfera di cristallo, ma si possono correre con intelligenza dei rischi ragionati basandosi sulle informazioni a disposizione.
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