FOCUS DELLA SETTIMANA: TRIMESTRALI+BANCHE CENTRALI

OGGI SARA’ UNA GIORNATA DI CONSOLIDAMENTO, CARATTERIZZATA DA UNA LIMITATA ATTIVITA’ DEGLI OPERATORI E DA BASSI VOLUMI.
NON MI ASPETTO STRAPPI AL RIALZO O SELL OFF SIGNIFICATIVI.

Quella che inizia saràna settimana ricca di avvenimenti
Nonostante la seduta di oggi si configuri come una giornata semi-festiva a causa della chiusura dei mercati USA, la settimana che ci attende sara’ ricca di avvenimenti.
In primo luogo, riporteranno la trimestrale molte societa’ tra cui
Netflix,
IBM,
UBS,
P&G
e Hyunday.
In secondo luogo, si riuniranno le banche centrali di
Giappone,
Canada,
Indonesia
e la Banca Centrale Europea.

IL CONTESTO ECONOMICO IN CUI ESSE SI TROVERANNO A DECIDERE IN MATERIA DI TASSI E’ COMPLESSIVAMENTE PIU’ SOLIDO. LA SIGLA DELL’ACCORDO COMMERCIALE USA-CINA HA ELIMINATO UN RISCHIO SISTEMICO IMPORTANTE LEGATO A FUTURE ESCALATION DEL CONFLITTO. INOLTRE, GLI ULTIMI DATI USCITI LA SCORSA SETTIMANA SU VENDITE AL DETTAGLIO IN USA E ATTIVITA’ ECONOMICA IN CINA SONO STATI PIUTTOSTO RASSICURANTI.

E’ QUESTO ENVIROMENT CHE HA SPINTO AL RIALZO I LISTINI USA ED EUROPEI ANCHE NELLA GIORNATA DI VENERDI E CHE CONTINUA A SOSTENERLI ANCHE QUESTA MATTINA.

Focus della seduta odierna e’ il rimbalzo del prezzo del petrolio legato nuovamente ai rischi politici in medio oriente.
In particolare, nelle ultime ore si e’ assistito ad un rimbalzo del petrolio oltre i 59 USD al barile causato da un lato dalla sospensione di parte dell’attivita’ produttiva in un giacimento in Libia e dall’altro dalla sospensione della produzione in un giacimento in Iraq.
La sospensione di parte della produzione Libica e’ legata al blocco da parte del commander militare Khalifa Haftar di alcuni porti controllati dalle milizie. Tale blocco ha portato National Oil Corp a ridurre i processi di produzione e le consegne a causa di “eventi di forza maggiore”.
Contemporaneamente, in Iraq, il blocco dell’accesso al giacimento di Al Ahdab da parte di dimostranti ha fatto si’ che si sospendesse l’attivita’ produttiva.
Un’ eventuale escalation delle tensioni in Iraq potrebbe portare il prezzo del petrolio a scambiare nuovamente sopra i 60 USD al barile data l’importanza dell’IRAQ nelle quote produttive dell’OPEC.

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