Correggono i mercati azionari, in una seduta caratterizzata da movimenti e price action bilaterali, sempre ad alta volatilità però, dopo mesi e mesi di price action contenute ma costanti al rialzo. Fino a quando durerà questo movimento correttivo? Tornerà il sereno o è solo l’inizio di una estate turbolenta che potrebbe sfociare in un autunno altrettanto importante dal punto di vista delle price action?

Tecnicamente per le borse, al ribasso, c’è molto spazio, ma certamente non si devono né possiamo escludere correzioni prima eventualmente di andare a cercare i bottom, ovvero i minimi da cui, presumibilmente, il mercato ripartirà. Considerando il Nasdaq per esempio, non si può escludere un test dell’area di 16.750, che significherebbe un ribasso di circa 4 mila punti, pari al 20% di correzione, e movimenti analoghi potremmo vederli sugli altri indici.

Da un punto di vista macroeconomico, il sereno potrebbe tornare non appena la Fed metterà mano ai tassi, tagliando il costo del denaro, ma per il momento a giudicare dalle ultime dichiarazioni di Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, tutto ciò sembra ancora prematuro.

VALUTE

Giornata di consolidamento nel mercato valutario, con i principali rapporti di cambio compressi in 40 50 pips di oscillazione, in una alternanza continua tra risk on e risk off. EurUsd che si è mosso tra 1.0900 e 1.0940, mentre il Cable è rimasto debole con supporto a 1.2670 che per ora ha tenuto.

UsdJpy, dopo il recupero della notte precedente da 141.80 e 146.00, ha provato a rompere i supporti di 143.30, trovando però ordini di acquisto di dollari sul livello suddetto. E questa notte, dopo le dichiarazioni accomodanti del vice governatore della Boj, è salito quasi 300 pips a 147.70. Uchida infatti ha dichiarato che la Boj deve mantenere l’attuale livello de tassi senza procedere ad ulteriori rialzi.

E così le valute rifugio Jpy e Chf, (lo Jpy m olto di più, mentre il Franco è appena agli inizi), hanno cominciato a scendere alimentando il ritorno del sereno sui mercati. Anche NzdChf che aveva toccato 0.4945 lunedì, è salito a 0.5160 nuovamente.

snapshot

USA, BILANCIA COMMERCIALE

Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ridotto a 73,1 miliardi di dollari a giugno 2024 dal massimo degli ultimi 20 mesi, registrato nel mese di maggio, a 75 miliardi di dollari, ma al di sopra delle aspettative di mercato, che erano per un disavanzo commerciale di 72,5 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate dell'1,5% a 265,9 miliardi di dollari, il secondo livello più alto mai registrato.

In deciso aumento le vendite di aeromobili civili, veicoli automobilistici e materie prime energetiche, tra cui gas naturale, prodotti petroliferi e olio combustibile. L'aumento delle esportazioni di beni è stato sufficiente a compensare una leggera diminuzione delle esportazioni di servizi. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate di un più debole 0,6% a 339 miliardi di dollari.

EURO, CALO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO

Le vendite al dettaglio nell'area euro sono diminuite dello 0,3% mese su mese a giugno 2024, sopra le aspettative di mercato che vedevano un calo dello 0,1% e dopo un aumento dello 0,1% a maggio. Le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono diminuite dello 0,7%, rispetto a un aumento dell'1% e quelle di prodotti non alimentari sono diminuite dello 0,1%, dopo un calo dello 0,3%.

D'altro canto, le vendite di carburante per auto sono aumentate dello 0,5%, estendendo un aumento dello 0,3%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,3%, in calo rispetto a un aumento dello 0,5% a maggio.

CANADA, SURPLUS COMMERCIALE

Il Canada ha registrato un surplus commerciale di 0,64 miliardi di CAD a giugno 2024, il primo da febbraio, dopo un deficit rivisto al rialzo di 1,61 miliardi di CAD a maggio e rispetto alle stime di mercato di un divario di 1,84 miliardi di CAD. Le esportazioni sono aumentate del 5,5% a 66,7 miliardi di CAD, l'aumento più forte da febbraio, trainato in gran parte dalle maggiori vendite di oro, argento e metalli (+35,3%), nonché di petrolio greggio (+13,3%).

Le importazioni sono aumentate dell'1,9%, quasi raggiungendo il massimo storico di giugno 2022, per raggiungere 66 miliardi di CAD. Questa crescita è stata dovuta principalmente a un aumento significativo di veicoli a motore e parti di ricambio (+5,1%) e beni di consumo, in particolare prodotti farmaceutici (+16,9%). Il dollaro canadese, dopo un ribasso significativo visto lunedì, si è ripreso, con il UsdCad che dal massimo di 1.3948 è sceso a 1.3770, in un trend rinnovato al ribasso che sembra manifestarsi.

NUOVA ZELANDA, SALE LA DISOCCUPAZIONE

Il tasso di disoccupazione in Nuova Zelanda è salito al 4,6% nel secondo trimestre, dopo un 4,4% rivisto al rialzo nel trimestre precedente. Si tratta del livello più alto dal primo trimestre del 2021 e leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 4,7%.

Il tasso di partecipazione alla forza lavoro destagionalizzato, che include sia gli individui occupati che quelli disoccupati, si è attestato al 71,7%, rispetto al 71,6% del trimestre precedente. Il dollaro neozelandese, è tornato sopra quota 0.6000 contro dollaro, e sembra riprendersi anche sui cross contro Jpy e Chf.

Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani




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