Opec+ non alza la produzione e rivede al ribasso domanda per il 4’ trim.2021. Wall Street implacabile: nuovi massimi per S&P500 e Nasdaq. Bank of England lascia invariati i tassi, ma prevede aumenti a breve. Altre sorprese negative dal comparto immobiliare cinese.
Quella di ieri, 4 novembre, e’ stata un’altra seduta positiva per le borse europee, volate a nuovi massimi dell’anno sulla scorta di relazioni trimestrali incoragganti e nonostante dati Pmi (Purchasing Managers Index) in rallentamento nell’area Euro.
Il Ftse Mib italiano ha segnato +0,52%, portando il progresso da inizio anno a +24% e toccando il nuovo massimo da settembre 2018, il Dax tedesco ed il Ftse100 britannico +0,43%, il Cac40 francese +0,53%.
Poco brillante l’indice Pmi composito dell'Eurozona in ottobre, sceso a 54,2 punti dai 56,2 di settembre, ma allineato alle attese di 54,3. Il sub-indice dei servizi è sceso a 54,6 punti dai 56,4. La Francia e’ l’unico grande Paese europeo a segnare un piccolo miglioramento a 56,6, da 56,2.
Un’altra buona giornata per Wall Street, con lo S&P500 a +0,42% ed il Nasdaq, +0,81%, a nuovi massimi, supportati da una “reporting season” trimestrale largamente sopra le attese. Ieri e’ stata la volta di Qualcomm (+13%) e Nvidia (+12%), trascinate dal boom di volumi e prezzi di chip per gli smartphone.
Sul fronte “macro Usa”, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate a 269 mila, -14 mila rispetto alla rilevazione precedente, meglio delle stime e al livello piu’ basso da 19 mesi, grazie ad un’economia che “tira” e crea domanda di addetti.
Sempre negli Usa, la bilancia commerciale di settembre mostra un disavanzo di 80,9 miliardi di Dollari, in crescita dai 72,8 mld di agosto, figlio del boom delle importazioni in preparazione dello shopping natalizio.
La BOE (Bank of England) ha lasciando i tassi invariati, con soli 2 membri su 9 favorevoli ad un aumento di 15 bps. Il suo Comitato di politica monetaria ha comunque ribadito l’intenzione di alzare i tassi nei prossimi mesi per correggere la traiettoria dell’inflazione e riportarla verso l’obiettivo del 2%.
Riunione dell’Opec+ senza novita’, purtroppo.. :il “Cartello” dei 13 principali esportatori ha confermato il graduale aumento della produzione già programmato, resistendo alla pressione dei grandi importatori, in primis Usa, India e Giappone.
Opec+ spiega che alcuni Paesi membri non sarebbero in grado di accelerare la produzione a causa dei ridotti investimenti dell’ultimo anno e che il mercato risente ancora della pandemia, tanto da rivedere al ribasso la domanda per il 4’ trimestre 2021. Il WTI (West texas intermediate), dopo aver perso fino al -6% tra mercoledi 3 e giovedi’ 4, rimbalza oggi del +0.6% a 79,2 Dollari/barile (ore 12.30 CET).
I record di Wall Street di ieri non hanno contagiato le chiusure di stamattina per mercati azionari dell’Asia-Pacifico, ancora preoccupati da inflazione e crisi finanziaria degli sviluppatori immobiliari cinesi: ieri Kaisa Group ha omesso il puntuale pagamento della cedola su un bond “istituzionale”.
Negativi l’Hang Seng di Hong Kong, in calo di -1,4%, ll Nikkei giapponese, -0,7% (ma +2,7% nella settimana), ed il Kospi coreano -0,4%. In rialzo l’Indice Taiex di Taipei +1%, e l‘Asx australiano,+0,4%.
Il Csi300 di Shangahi&Shenzen ha perso il -0,5%, nonostante il momentaneo recupero innescato dalle aperture del presidente Xi-Jinping sul tema delle relazioni con gli Stati Uniti e sui possibili sussidi alle aziende cinesi piu’ colpite dall’aumento dei prezzi dell’energia e dai provvedimenti in favore della riduzione dell’impatto ambientale.
Prosegue, a fine mattinata (ore 12.45 CET), il tono positivo per la borse europee, che mediamente guadagnano il +0,6%, nonostante i dati pubblicati stamane, 5 novembre, indichino un rallentamento delle vendite al dettaglio di settembre in Italia e nell’Eurozona. Solido trend, invece per la produzione industriale in Francia e Spagna.
I futures su Wall Street sono piatti, all’indomani di 2 settimane memorabili, con una serie di 9 sedute postive su 10 per lo S&P500.
Sul mercato obbligazionario rileviamo il ritorno alla tranquillita’, col rendimento del Treasury Usa 10 stabile a +1,53%, mentre lo spread tra Btp e Bund decennali scende a 116 bps, ben sotto i picchi di 138 bps di inizio settimana, e col rendimento del decennale italiano a +0,92%, quando in serata l’agenza Moody’s aggiornera’ il rating del debito sovrano Italiano.
Il cross Euro-Dollaro e’ sui minimi da luglio 2020 a 1,153, con la divisa americana in fase di apprezzamento su tutte le principali monete globali.
Molta attenzione, nel pomeriggio di oggi, 5 novembre, per il rapporto sul mercato del lavoro in USA di ottobre, con aggionamento sul tasso di disoccupazione, sull’andamento dei salari e la variazione degli occupati non agricoli.
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