Giornat molto impegnativa. L' intervento della Fed a garanzia dei depositi delle banche fallite ha arginato un pochino il panico dei mercati che hanno accennato un lievo recupero. La situazione rimane ancora molto tesa in vista dei dati sull' inflazione americana che usciranno domani martedì 14 marzo alle ore 13:30 italiane. il mercato sconta si aspetta già che la Fed non aumenterà i tassi di interesse nella prossima riunione. Secondo il CME FedWatch Tool, dopo la recente serie di salvataggi, la probabilità che il FOMC statunitense aumenti i tassi di interesse di 50 punti base nei prossimi nove giorni è scesa dal 40% al 17,4%. Mentre la probabilità di un aumento di 25 punti base si attesta al momento all'82,6%. Mentre secondo Goldman Sachs la Fed non aumenterà i tassi di interesse questo mese a causa del crollo di SBV. Questo da un lato favorisce il mercato azionario e dall' altro indebolisce il dollaro. Domani quindi massima attenzione la volatilità potrebbe essere molto alta. Tendenzialmente dovremmo assistere a un long di Euro/usd ed a un recupero di S&P. Dati sull' infalzione ancora in aumento o maggiore alle attese o ancor peggio maggiore ai dati precedenti provocherebbero invece esattamente l' effetto contrario almeno nel breve termine. Come sempre il mio consiglio in questi casi è aspettare che il mercato si stabilizzi e che digerisca la notizia in modo da farci capire da quale parte abbia intenzione di andare. Al momento rimane confermata quindi la forza rialzista di euro che abbiamo visto nel cot e purtroppo ancora aperta la possibilità di un crollo di s&p. Euro domani potrebbe tornare a testare area a 1.07 prima di ripartire.